Green Building

Real estate e caro energia, il 76% degli asset manager investe in efficienza energetica

Scelta guidata dal fatto che in Italia quasi la metà degli asset manager di immobili commerciali ha visto aumentare i costi energetici di oltre il 50%. I risultati del sondaggio “Overcoming the energy crisis in commercial Real Estate” condotto da Deepki, società di data intelligence ESG

Pubblicato il 19 Dic 2022

Quasi la metà degli asset manager di immobili commerciali in Italia (48%) ha riscontrato un aumento dei costi energetici nel proprio portafoglio superiore al 50% e, fra questi, il 14% rileva una crescita ancora maggiore, compresa fra il +61% e il +70%. Per far fronte al caro energia, il 76% sta accelerando i piani per migliorare l’efficienza energetica dei propri portafogli di real estate. È quanto emerge da “Overcoming the energy crisis in commercial Real Estate”, il sondaggio condotto da Deepki, società di data intelligence ESG, su 250 gestori di immobili commerciali in Italia, Regno Unito, Germania, Francia e Spagna, che ha messo in evidenza il tema degli aumenti dei costi energetici che le società stanno affrontando nella gestione dei loro portafogli.

Crisi energetica: piani di efficienza energetica nel Real estate

La necessità di edifici commerciali più efficienti dal punto di vista energetico è evidenziata anche dall’aumento del fenomeno del Green Premium, ovvero l’incremento di valore degli edifici più sostenibili. Il 24% degli intervistati, infatti, rileva per questa tipologia di asset un aumento di valore compreso fra l’11% e il 15%, il 22% nota una crescita tra il 5% e il 10%, mentre per uno su dieci la rivalutazione arriva fino al +20%. Dati che testimoniano la crescente domanda di edifici più efficienti da parte degli occupanti e delle persone che li utilizzano.

Dall’altra parte, il 70% prevede che la crisi energetica penalizzerà profondamente quegli edifici che non presentano buone prestazioni in termini di efficienza energetica. Questi asset con scarsa efficienza saranno venduti più rapidamente di quanto inizialmente pianificato, secondo l’80% degli intervistati.

“Le aziende stanno facendo i conti con i costi della crisi energetica e gli immobili commerciali non fanno eccezione”, commenta Claudia Scarcella, Country Manager di Deepki Italia. “Tuttavia, invece di fermare gli investimenti, il settore sta agendo, accelerando i piani di miglioramento dell’efficienza energetica degli edifici o rivedendo le proprie strategie sugli immobili meno performanti”.

Data intelligence per migliorare le prestazioni ESG degli immobili

Deepki è in grado di offrire una piattaforma di data-intelligence ESG automatizzata e ideata per aiutare gli investitori, i proprietari e i gestori di immobili commerciali a migliorare le prestazioni ESG dei loro patrimoni immobiliari e ad aumentarne il valore. La società è anche la prima in Europa ad aver lanciato un Indice per misurare le prestazioni ESG del mercato immobiliare.

La piattaforma SaaS in questione consente ai clienti di raccogliere dati ESG, ottenere una panoramica completa della performance ESG del proprio portafoglio di real estate, stabilire piani d’investimento per raggiungere il Net Zero e valutare i risultati. Inoltre, consente agli utenti di fare reporting ai principali stakeholder.

A questa piattaforma è affiancata l’esperienza di consulenti esperti di decarbonizzazione e ESG che collaborano con i clienti nella raccolta e nell’analisi dei dati, fino alla definizione e all’implementazione della strategia ESG.

Con oltre 250 dipendenti, uffici in 5 capitali europee e copertura di più di 41 Paesi, Deepki è diventata leader globale nelle soluzioni ESG e di data intelligence per la transizione ambientale nel settore immobiliare commerciale con più di 500 milioni di m² (quasi cinque volte la superficie di Parigi) in gestione.

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