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Fotovoltaico, corrono le installazioni nel primo trimestre 2023

La potenza fotovoltaica totale connessa nei primi tre mesi di quest’anno (1.058 MW) è pari circa a quella dei primi sei mesi del 2022

Pubblicato il 19 Mag 2023

In Italia stiamo assistendo a un vero e proprio boom del fotovoltaico: secondo i dati di Italia Solare, nel primo trimestre del 2023 sono stati connessi 1.058 MW di nuova potenza fotovoltaica. Da notare che la potenza fotovoltaica totale connessa nei primi tre mesi di quest’anno (1.058 MW) è circa pari a quella connessa nei primi sei mesi del 2022 (1.012 MW) e decisamente superiore ai livelli annuali raggiunti dal mercato per almeno un decennio, che è rimasto ben al di sotto del GW di nuova potenza.

Il 54% (569 MW) dei nuovi impianti è rappresentato da impianti con potenza inferiore ai 12kW: è quindi il settore residenziale a fare la differenza grazie all’entrata in funzione degli impianti realizzati e installati a fine 2022, ascrivibili al Superbonus 110%. In particolare, si è registrato un aumento del 243% di nuove connessioni per impianti sotto ai 20 kW, del 126% per gli impianti tra i 20 kW e 1 MW, e un incremento del 101% per le nuove connessioni degli impianti tra 1 e 10 MW. Da notare che la connessione degli impianti di potenza maggiore di 10 MW (dunque utility scale) è in fase di stallo: è da luglio 2022 che non ne vengono connessi, nonostante gli oltre 5 GW di impianti di grande taglia autorizzati”, conclude Paolo Rocco Viscontini.

In ogni caso, grazie alle nuove installazioni di inizio anno, il solare italiano ha superato quota 26 GW di potenza installata: le capofila sono Lombardia, Puglia, Veneto ed Emilia-Romagna e Piemonte, che sono ciascuna oltre i 2 W installati. In queste 5 regioni sono connessi impianti fotovoltaici per un totale di 13,83 GW, più della metà della potenza solare totale connessa in Italia.

Più attenzione all’esecuzione dei progetti

“I dati del primo trimestre – commenta Paolo Rocco Viscontini, presidente di ITALIA SOLARE – sono sicuramente positivi, se non fosse che l’annullamento della cessione del credito ha rallentato tantissimo le nuove installazioni residenziali. I soci di ITALIA SOLARE evidenziano infatti una forte riduzione della domanda a partire proprio dallo stop alle cessioni dei crediti decisa dal governo a metà febbraio. Molti dei lavori che si stanno facendo sono collegati al Superbonus. Ancora una volta siamo di fronte a un mercato stop and go che certamente non aiuta il settore né tantomeno il raggiungimento degli obiettivi di decarbonizzazione. È importante cominciare a pensare a provvedimenti che consentano la ripartenza del settore. Come ITALIA SOLARE chiediamo l’innalzamento della detrazione al 65% per gli impianti con accumulo, consentendo l’applicazione della detrazione in 5 anni oltre che agli attuali 10 anni.”

“I valori di crescita per il settore C&I (20 kW – 1 MW) dimostrano un interesse sempre molto elevato, ma si nota una minore fretta a chiudere le trattative. L’hanno scorso, visti i prezzi dell’energia elettrica, c’era la corsa alla realizzazione degli impianti, oggi la sensibilità è rimasta ma con una maggiore attenzione alla qualità dell’esecuzione dei progetti”, commenta Attilio Piattelli, Vicepresidente di ITALIA SOLARE con delega al settore C&I.

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