Fonti Pulite

Il fotovoltaico trainerà la crescita delle rinnovabili

Entro il 2024, le fonti di energia pulite dovrebbero riuscire a garantire a livello globale circa un terzo del fabbisogno di elettricità

Pubblicato il 16 Mar 2020

Nel prossimo quadriennio occorre aspettarsi un andamento molto positivo delle energie rinnovabili (qui il nostro speciale dedicato alle rinnovabili), grazie soprattutto a una forte espansione del fotovoltaico, tanto che queste fonti al 2024 garantiranno circa un terzo della produzione elettrica mondiale.
È questa la lettura del team BDO del recente report Renewables 2019 pubblicato dall’International Energy Agency.  In particolare nonostante le incertezze economiche e geopolitiche, la capacità solare continuerà a crescere nei prossimi anni, tanto che l’energia generata a livello globale arriverà a superare un TWh entro il 2023. Sempre per quella data è previsto un forte incremento delle soluzioni di stoccaggio dell’energia (+30% anno su anno), perchè capaci di contribuire ad aumentare l’affidabilità e la resilienza dei sistemi elettrici decentralizzati, ovvero fotovoltaico ed eolico. A proposito di eolico, le aspettative sono positive, in particolare per i progetti osffshore, quelli cioè costruiti in mare aperto: oltre la metà degli investimenti globali in energia eolica riguarderanno proprio questa tipologia di impianti.  Da segnalare anche l’aumentata sensibilità ambientale dei grandi nomi delle energie tradizionali,  che continueranno a investire in tecnologie
per l’energia pulita o rinnovabile (tra cui la cattura, l’utilizzo e lo stoccaggio del carbonio) per diversificare l’offerta e ridurre l’impronta di carbonio. Un ruolo importante avrà anche la spinta private equity e venture capital: l’investimento privato globale ammonterà a 600 miliardi di dollari entro il 2023.

“Mai come oggi le rinnovabili si sono trovate al centro del dibattito internazionale: dalla preoccupazione per il cambiamento climatico in atto fino ai costi di produzione, passando per la pressione degli investitori sulle aziende, sono diversi i fattori che stanno portando all’adozione di politiche ESG (Environmental, Social and Governance). La strada da percorrere resta, comunque, ambiziosa: oltre alla
fondamentale componente di innovazione tecnologica, è necessario prendere in considerazione gli impatti sociali della produzione e del consumo, nonché aspetti economici e normativi che svolgono un ruolo chiave nel favorire l’implementazione di sistemi energetici rinnovabili. Il prossimo passo è riuscire ad allinearsi con i cinque assi del programma “Benessere Italia” appena presentato dal Governo per
perseguire gli obiettivi di sostenibilità dell’Agenda 2030 dell’ONU”, ha evidenziato Carlo Luison, Sustainable Innovation Leader BDO Italia.

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