Edilizia

Ener2crowd: il Superbonus è un’opportunità per la riqualificazione del patrimonio edilizio

Il patrimonio edilizio italiano è caratterizzato da una notevole arretratezza da un punto di vista energetico e necessità di investimenti

Pubblicato il 22 Set 2020

Il patrimonio edilizio italiano è in buona parte inefficiente: il 60% degli edifici ha più di 45 anni ed è stato progettato senza alcuna considerazione alle tematiche energetiche ed ambientali. Non a caso, nonostante gli sforzi già profusi nell’efficientamento dell’illuminazione, dei sistemi di riscaldamento e nella produzione di acqua calda, le emissioni di CO2 dovute ai consumi degli edifici sono cresciute del +7% dal 2010 ad oggi. La media dei consumi è di circa 160-230 kWh/mq per una spesa energetica totale di circa 2.500 euro annui ogni 100 metri quadrati, contro i 400 euro annui di consumo delle abitazioni della stessa metratura che rispondono agli ultimi standard energetici. L’Italia, in questo senso, è molto lontana dagli standard raggiunti nel resto dell’Europa —in particolare quella del Nord)— dove la riqualificazione energetica è già molto avanti a livello civile e residenziale.

«È un vero e proprio controsenso, lì dove si concentrano la maggior parte delle emissioni dovute al nostro stile di vita, ai trasporti, all’arretratezza degli edifici, si riduce in maniera drastica non solo l’attenzione all’ambiente ma anche la presenta di quella “Nazione delle piante” – così la ha chiamata per la prima volta il professor Stefano Mancuso titolando uno dei suoi libri— che potrebbe essere il primo fattore di mitigazione» ha commentato Giorgio Mottironi, cso e co-fondatore di Ener2Crowd.com, piattaforma italiana di lending crowdfunding energetico.  Secondo cui il recente Superbonus 110% può rappresentare un notevole passo in avanti per la riqualificazione del patrimonio edilizio. In questo senso il crowdfunding può abilitare un investimento finanziario sostenibile per chiunque abbia voglia di investire anche solo pochi euro: Ener2Crowd.com in collaborazione con «Ecobonus in Rete» —una neonata rti di imprese guidate da «Fenice Invest»— ha avviato un progetto che permetterà la riqualificazione di 30 ville situate in provincia di Forlì, Ravenna e Rimini.

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