Green economy

Federesco: più sostenibilità per uscire dalla crisi post Coronavirus

Secondo l’associazione di categoria un maggiore impegno nella sostenibilità potrebbe permettere all’Italia di superare la crisi economica che seguirà all’emergenza sanitaria.

Pubblicato il 01 Apr 2020

In questo momento di forte crisi causato dall’emergenza Coronavirus occorre guardare al futuro, in particolare alle possibilità offerte dalla sostenibilità e dall’efficienza energetica. Questa l’opinione di Federesco, una delle principali associazioni di categoria dell’universo Esco (Energy Saving Company) che  invita quindi il Governo a perseguire politiche più severe per la salvaguardia dell’ambiente, per favorire lo sviluppo economico, trasformando i problemi ambientali e climatici in opportunità in tutti gli ambiti economici. Federesco fa riferimento, in particolare, ad alcuni recenti studi, secondo cui un forte impulso a uno sviluppo sostenibile porterebbe a una attivazione di circa 200 miliardi di euro d’investimenti, con oltre 700 Miliardi di euro di aumento della produzione, e 250 Miliardi di euro di valore aggiunto, generando circa 900.000 nuovi posti di lavoro in cinque anni. Cifre, naturalmente, che saranno molto utili al Paese al termine dell’emergenza sanitaria, per far fronte alla crisi economica.

“Secondo quanto dichiarato a dicembre dalla Presidente della UE Ursula von der Leyen, il Green Deal è la nuova strategia per la crescita da adottare in Europa, per aiutare la nostra economia ad assumere la leadership a livello mondiale, per il bene del pianeta e delle sue forme di vita. In questo periodo di grandi sfide per tutto il mondo, salvaguardare il patrimonio naturale europeo, la biodiversità, le foreste e i mari non è soltanto importante ma è fondamentale per consegnare ai nostri figli un futuro più sostenibile, sia dal punto di vista economico che ambientale”, ha dichiarato Claudio G. Ferrari, Presidente di Federesco. In particolare, secondo l’associazione di categoria, sarà necessario incentivare tutte le iniziative volte a raggiungere una maggiore efficienza energetica nelle case, nelle scuole e negli uffici, occupandosi anche di dare un forte impulso alle energie rinnovabili, ridurre lo spreco di risorse e velocizzare il cambiamento verso l’economia circolare, ponendo una maggiore enfasi sulla rigenerazione urbana e sulla mobilità sostenibile. Un’altra richiesta è quella di eliminare gli incentivi alle fonti fossili, con una sburocratizzazione dei diversi meccanismi.

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