Energy Management

Iren: l’efficienza energetica al servizio degli obiettivi di sostenibilità e decarbonizzazione

Andrea Francesco Preziosa, energy manager del Gruppo, racconta le iniziative portate avanti da Iren sul fronte dell’efficientamento e della produzione rinnovabile

Pubblicato il 26 Apr 2022

Andrea Francesco Preziosa, Energy Manager di Iren

Le utility sono chiamate a giocare un ruolo di primo piano nella partita della transizione energetica e della sostenibilità, puntando anche sull’energy management. In questo senso va anche l’azione di Gruppo Iren, una delle più importanti multiutility del panorama italiano, attiva nei settori dell’energia elettrica, del gas, dell’energia termica per teleriscaldamento, della gestione dei servizi idrici integrati, dei servizi ambientali e dei servizi tecnologici. Il Piano industriale al 2030 (approvato lo scorso novembre) presta una particolare attenzione alla sostenibilità, tanto che circa 8,7 miliardi di euro, l’80% degli investimenti organici, sono indirizzati a progetti che concorrono al raggiungimento degli impegni presi nelle 5 focus aree individuate, in particolar modo per supportare la resilienza delle città e per progetti di decarbonizzazione.

L’energy management olistico di Iren

L’attenzione è rivolta naturalmente anche all’efficienza energetica che, come racconta l’energy manager di Iren, Andrea Francesco Preziosa, passa necessariamente da una azione di energy management: “Fare oggi energy management in una multiutility come Iren significa innanzitutto adottare un approccio “olistico” al tema dell’energia. All’interno del perimetro delle attività del Gruppo sono al contempo presenti impianti di produzione dell’energia e impianti energivori, legati principalmente al Sistema Idrico Integrato e al settore ambientale, ossia quello legato al ciclo dei rifiuti. In questo contesto di forte eterogeneità impiantistica riusciamo a operare in modo fortemente coordinato grazie alla stretta collaborazione tra le diverse strutture operative, realizzando una ottimizzazione dei consumi energetici e una produzione efficiente di energia, con conseguenti benefici economici ed ambientali, a vantaggio dei territori e dei nostri clienti. In questa ottica è importante quindi monitorare costantemente gli usi energetici e proporre e adottare iniziative per il miglioramento delle prestazioni energetiche e la razionalizzazione degli usi energetici”.

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Gli investimenti in efficienza e rinnovabili

Non a caso, Iren si è posta molteplici obiettivi sul tema dell’efficienza energetica e sostenibilità, definiti all’interno del Piano Industriale al 2030. Per quanto riguarda il versante energetico è previsto un forte sviluppo delle fonti rinnovabili, solare ed eolico. I macro-obiettivi comprendono la progressiva decarbonizzazione del parco generativo, la riduzione delle emissioni grazie alla maggior produzione da cogenerazione e la costruzione di nuovi accumuli termici al servizio delle reti di teleriscaldamento, lo sviluppo dello storage necessario per catturare le diverse opportunità e il completamento degli interventi di flessibilizzazione degli impianti cogenerativi. A supporto di tali progetti sono previsti 2,5 miliardi di investimenti. Sul piano delle Reti, invece, saranno investiti oltre 4,9 miliardi di euro, con l’obiettivo di ridurre le perdite nelle reti idriche, di gas e di distribuzione dell’energia elettrica, migliorare l’efficienza nei processi depurativi e per lo sviluppo della rete di teleriscaldamento. Sulle fonti pulite, in particolare, “Il Piano prevede al 2030 un incremento di potenza installata da fonti rinnovabili di 2,2 GW. In questo ambizioso obiettivo trovano spazio anche iniziative di produzione ed autoconsumo di energia. Entro il 2022, infatti, saranno realizzati interventi che consentiranno di produrre circa 2,7 GWh all’anno di energia elettrica da FER, con una percentuale media di autoconsumo dell’80%. Sono in corso anche progetti per aumentare la produzione di biometano da rifiuti. In questo caso, i meccanismi incentivanti, uniti all’assenza di fabbisogni termici locali, possono portare a prediligere l’immissione del biometano in rete”, puntualizza Preziosa.

Il supporto del digitale

Le azioni di efficientamento energetico portate avanti da Iren possono contare sul supporto prezioso delle moderne soluzioni digitali, che facilitano non poco il lavoro e l’azione dell’energy manager: “Quando parliamo di efficienza energetica l’innovazione tecnologica ha un impatto davvero significativo. Il nostro lavoro si basa sull’analisi dei consumi energetici e le tecnologie digitali sono uno strumento fondamentale per raccogliere i dati ed analizzarli. La consapevolezza della gestione energetica dei propri processi è sempre il punto di partenza. A questo scopo disponiamo di svariati sistemi di monitoraggio dei consumi e delle variabili operative per la creazione di specifici KPI. Su questo tema c’è un costante lavoro di innovazione e sviluppo per ricercare soluzioni sempre più affidabili che consentano di disporre di una reportistica mirata. Ci sono ancora ampi spazi di sviluppo per questi sistemi, l’esigenza è sempre più quella di fondere i sistemi di monitoraggio alle automazioni per consentire la gestione dei carichi, specie in ottica demand response”.

Il lavoro dell’energy manager

In un contesto organizzativo complesso come quello di Iren, il compito di un energy manager è anche quello di elevare il grado di consapevolezza aziendale circa i benefici dell’efficienza energetica e dell’uso razionale dell’energia. “Un sistema di gestione dell’energia funziona se vi è un’ampia condivisione, in tutta l’azienda, della attività e degli obiettivi energetici. L’energy manager deve avere competenze molto trasversali, che spaziano da quelle tecniche impiantistiche a conoscenze della normativa di settore, che include certificazioni e incentivi. Non voglio dire che è necessario avere competenze tecniche esaustive su tutti i processi e gli impianti che si trattano, ma bisogna riuscire a cogliere gli aspetti salienti e, soprattutto, saper proporre soluzioni valide. Per questo credo che i punti di forza di un buon energy manager risiedano nell’essere una figura flessibile, dinamica, curiosa e propensa all’innovazione.
È importante avere anche delle buone doti relazionali perché è un lavoro che richiede di lavorare in squadra, con colleghi con diversi ruoli e competenze. Oltre che con il proprio team, è importante riuscire a comunicare anche nei confronti dell’azienda in cui si lavora: saper raccontare i vantaggi legati all’uso razionale dell’energia e all’efficienza energetica, per avere un ruolo di sensibilizzazione sui temi di cui ci occupiamo che sia più incisivo e meno consulenziale.
Personalmente sin dalla laurea in ingegneria ho nutrito molto interesse verso i temi legati all’uso dell’energia. Ho avuto l’opportunità di lavorare in Iren già da neolaureato svolgendo l’attività di analista energetico. Con gli anni ho ampliato le mie competenze certificandomi Esperto in Gestione Energia nei settori civile ed industriale, conseguendo successivamente anche la certificazione CMVP”.

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Gianluigi Torchiani

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