Efficienza energetica

Nuova etichetta energetica per gli elettrodomestici, cosa cambia dal 1° marzo 2021

La classificazione energetica di alcune categorie di comuni elettrodomestici torna alle origini, con la scomparsa dei segni +++

Pubblicato il 09 Feb 2021

Daniela Ferrante. Responsabile Regolazione e compliance presso Aires

L’efficienza energetica non ha a che fare soltanto con le scelte compiute dalle grandi imprese, ma anche con le azioni che ognuno di noi compie in quanto privato cittadino o consumatore. Uno delle principali vie attraverso cui abbiamo la possibilità di incidere è la scelta di apparecchi più performanti e meno energivori. In questo senso, da tanti anni abbiamo imparato a familiarizzare con le etichette energetiche, che segnalano le performance degli elettrodomestici in materia dei consumi energetici. Siamo però vicini a una fase di svolta: dal prossimo 1° marzo 2021 entrerà in vigore in Italia il nuovo Regolamento dell’Unione europea (UE) per l’etichettatura energetica. In particolare, in una prima fase le nuove etichette energetiche degli elettrodomestici interesseranno dapprima le lavatrici, le lavasciuga (lavaggio e asciugatura in un unico apparecchio), le lavastoviglie, i frigoriferi e i congelatori (compresi i frigoriferi per vini).

In arrivo una maggiore semplificazione

Ma cosa cambia nel concreto con le nuove etichette? Il problema è che, nel corso degli anni, la tradizionale scala A-G ha visto la comparsa di sigle molto più complesse come A+/A++ o persino A+++. Fattore che ha complicato il riconoscimento dei prodotti migliori da parte dei consumatori. In questo senso, la nuova etichettatura rappresenta un po’ un ritorno alle origini, con il ripristino della tradizionale scala da A (migliore) a G (peggiore). Come racconta Daniela Ferrante, Responsabile Regolazione e Compliance presso AIRES – Associazione Italiana Retailer Elettrodomestici Specializzati, “Si tratta sicuramente di un cambiamento importante, consideriamo che la vecchia etichetta energetica era da circa 25 anni sul mercato. Dunque era un aspetto al quale il cliente finale si era abituato. In particolare la nuova etichetta energetica introduce una riscalatura delle classi previste dalla vecchia etichetta. Vero è che si mantengono le stesse strisce arcobaleno, dunque a livello pratico una certa somiglianza con la versione precedente, ma viene introdotta una notevole semplificazione”. Infatti, nonostante in molti temano che l’introduzione della nuova etichettatura possa scatenare confusione nei consumatori, l’obiettivo della nuova normativa (emanata 3 anni fa dalla Ue ma recepita solo ora dagli Stati membri) è quella di pensare alla nuova etichetta in una logica semplificativa.

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Un QR Code per ottenere ulteriori informazioni

“Con la nuova etichetta non vedremo più quella sfilza di segni ++, che difficilmente ci permettono di capire quanto è il risparmio o l’efficienza energetica di un determinato prodotto. Inoltre la Classe A era sovrappopolata, addirittura ai segni + si aggiungevano delle percentuali di risparmio (-30-40%), che persino i tecnici faticherebbero a comprendere e a concretizzare. Si è cercato insomma di creare un’etichetta più snella e facile da comprendere, che risponderà meglio a quelle che sono le caratteristiche tecniche e di performance energetica del prodotto”. Un ulteriore beneficio della nuova etichettatura è rappresentato dall’inserimento di un Qr code che consente al cliente di accedere a tutta una serie di informazioni collegate all’etichetta, completando così il pacchetto informativo.

Come cambiano le classi energetiche

Il cambiamento del primo marzo, però, si presta anche ad alcune difficoltà che dovranno essere affrontate: “Non è facile stabilire una corrispondenza tra la vecchia classe energetica di un prodotto e quella stabilita dalla nuova etichetta. Prendiamo ad esempio una lavatrice che, secondo la vecchia etichetta era in tripla classe A, dunque considerata estremamente performante. Con la nuova etichetta probabilmente troveremo lo stesso elettrodomestico in classe C o D. Questo prodotto, ovviamente, rimane ad altissima efficienza energetica anche dopo il primo marzo: quello che cambia, piuttosto, è il modo di intendere e comunicare quella performance energetica. Già ora, in realtà, all’interno del packaging del prodotto è possibile trovare la nuova etichetta, ad esempio magari interno dell’oblò della lavatrice o del cassetto del frigorifero. Come associazione degli operatori della distribuzione specializzata stiamo facendo moltissimo lavoro di formazione dei nostri addetti alla vendita e di formazione alla clientela, proprio per cercare di comunicare questo messaggio nel modo più lineare possibile, così che il consumatore pian piano si abitui a leggere la nuova etichetta energetica con maggiore facilità”. A poche settimane dall’introduzione del nuovo obbligo normativo, valido anche per gli acquisti on Line, AIRES sta lavorando con fornitore industriali e soci per assicurare il rispetto delle tempistiche: “È un mese in cui stiamo tanto lavorando, vogliamo essere sicuri che tutto vada nel miglior modo possibile. La collaborazione continua e costante con i fornitori sta dando i suoi frutti. Certo, ci sono alcuni ritardi, non tutti i produttori hanno dotato i propri elettrodomestici nuova etichetta, ma c’è ancora qualche settimana di tempo e, sono certa che entro il primo di marzo avremo tutti i prodotti adeguatamente corredati”, conclude Ferrante.

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Gianluigi Torchiani

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