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Data Center e Cloud: come garantire l’efficienza energetica

Hiren Parekh, VP – Northern Europe, OVHcloud, spiega come le misure che si adottano per ridurre l’impatto ambientale dei data center

Pubblicato il 18 Mar 2020

Hiren Parekh, VP Northern Europe, OVHcloud
Sfruttare la tecnologia per migliorare la sostenibilità sta diventando una priorità per le aziende in tutti i settori. Un ambito, oggi in prima linea nella sostenibilità, è quello dei datacenter. Qualunque azienda utilizzi datacenter è consapevole della necessità di adottare misure adeguate per ridurre l’impatto ambientale della propria struttura e quindi garantire l’efficienza energetica. Coloro che si adoperano, oggi, per un consumo di energia alternativa saranno avvantaggiati, in futuro, nel far crescere il loro business in modo sostenibile.

Data Center e Cloud verso l’efficienza energetica

Secondo la Storage Networking Industry Association (SNIA), il 5% del consumo totale di energia globale è prodotto da apparecchiature elettroniche. Un dato che crescerà fino al 40% entro il 2030, a meno che le aziende non compiano progressi nella riduzione della quantità di elettricità necessaria al funzionamento delle stesse.
Il raffreddamento rappresenta una delle principali voci di costo nella bolletta energetica relativa ai datacenter, e aumenta insieme alla domanda di capacità degli stessi. Un modo per risolvere questo problema risiede nei sistemi interni di raffreddamento ad acqua: i server che utilizzano un elemento idrico per raffreddarsi, riducono il consumo di energia e ottimizzano i flussi d’aria. Questo perché i sistemi di raffreddamento ad acqua sono costruiti all’interno dei rack con scambiatori di calore integrati e unità di distribuzione dell’alimentazione: gli utenti necessitano, così, di un 10% scarso di energia in aggiunta a quella del server. Un tipico datacenter, al contrario, ne consuma tra il 40 e il 100% in più.
I fornitori di servizi di migrazione a tecnologie cloud consentono alle aziende non solo di ridurre i costi delle operazioni e sviluppare nuove funzionalità, ma anche di limitare l’impatto ambientale rispetto alle strutture legacy. Parte della risposta per controllare il rischio sopra menzionato, si riversa nel fare affidamento a grandi fornitori di servizi cloud hyperscale. Poi, siccome le aziende privilegiano sempre più l’utilizzo di energia idroelettrica, eolica e solare come parte del loro approvvigionamento energetico, i fornitori di servizi cloud tendono a scegliere come siti di insediamento aree di approvvigionamento energetico a basse emissioni di carbonio, come gli impianti idroelettrici nella regione del Quebec. In alternativa, i provider cloud possono stipulare accordi con fornitori di energia per garantire che essa provenga da fonti rinnovabili.

Migliorare l’efficienza dei datacenter con meno risorse

La virtualizzazione, il riutilizzo o il riciclo dei server e un maggiore ricorso all’energia pulita rappresentano un’alternativa sostenibile di fronte al traffico globale di dati nei datacenter cloud che dai 6 zettabyte (ZB) nel 2016, si prevede raggiungerà i 19,5 ZB all’anno entro il 2021. Migliorare l’efficienza con meno risorse si traduce in un rinnovamento continuo, attraverso uno sviluppo agile e la creazione di soluzioni sostenibili.
Con un modello industriale integrato, i provider sono in grado di costruire sistemi più efficienti dal punto di vista energetico, puntando a una crescente ottimizzazione dell’uso delle risorse di datacenter e server presso i propri clienti. Inoltre, team di ricerca dedicati possono lavorare al fianco della produzione per garantire la funzionalità dei prodotti e valutarne i requisiti di sicurezza prima che vengano realizzati.
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