Eolico offshore

Inaugurato a Taranto il primo parco eolico offshore del Mediterraneo

Beleolico non è solo il primo impianto eolico in mare del Mediterraneo. È anche il risultato di un nuovo modello d’impresa basato sul rispetto dell’ambiente e del contesto sociale in cui opera, per creare un valore reale per tutti. Opera di Renexia, in 25 anni consentirà un risparmio di circa 730mila tonnellate di CO2

Pubblicato il 21 Apr 2022

È stato inaugurato a Taranto il primo parco eolico marino del Mediterraneo. L’impianto realizzato al largo del molo polisettoriale tarantino da Renexia, società del Gruppo Toto attiva in settori strategici per le energie rinnovabili, si chiama Beleolico: comprende dieci pale per una capacità complessiva di 30 MW e assicurerà una produzione di oltre 58 mila MWh, pari al fabbisogno annuo di 60 mila persone.

In termini ambientali questo significa che, nell’arco dei 25 anni di vita prevista, consentirà un risparmio di circa 730 mila tonnellate di anidride carbonica. Per la distribuzione dell’energia sul territorio Renexia ha costruito una sottostazione per l’allaccio alla rete elettrica nazionale in località Torre Triolo, a pochi chilometri dall’area portuale. L’investimento complessivo per la realizzazione di Beleolico è di 80 milioni.

Eolico in mare: una garanzia per la sostenibilità ambientale e sociale

Sfruttando la forza maggiore del vento del mare, Beleolico è in grado di generare più energia rispetto ad un impianto eolico sulla terraferma. L’eolico in mare offre grandi vantaggi per l’ambiente perché non occupa un suolo fisico; è una vera alternativa per la produzione di energia pulita perché riduce la produzione CO2; è un concreto contributo al percorso di transizione ecologica ed energetica che l’Italia ha intrapreso.

Beleolico è un impianto sostenibile anche dal punto di vista sociale: si inserisce in un contesto segnato dalla presenza dell’industria pesante ed è stato pensato per contribuire al rilancio di Taranto, perché potrà generare una nuova filiera industriale grazie alle attività di mantenimento delle sue strutture, sia a terra che in mare, con l’impiego di operatori locali.

La filosofia di Beleolico è quella di dare priorità ai bisogni del territorio in cui sorge tanto che la sostenibilità ambientale e l’ascolto delle voci più rappresentative del contesto cittadino sono i principi che ne hanno guidato lo sviluppo. Ecco perché Beleolico è anche un modo differente di fare impresa, che inverte l’attuale paradigma industriale, portando in primo piano i bisogni dei territori nei quali si interviene e adattandovi i fattori economici.

La componentistica di Beleolico è stata affidata ad importanti player internazionali. Tuttavia l’obiettivo per il futuro è creare localmente opportunità di crescita, per aziende italiane, al fine di promuovere lo sviluppo del tessuto economico, in un regime di “local-content requirement”, contribuendo a creare una nuova manifattura a Taranto.

Renexia SpA, il pioniere dell’eolico offshore

Energia, sostenibilità e inclusività sono le tre parole chiave che guidano l’operato di Renexia, la società che ha ideato e sta realizzando Beleolico. Specializzata nello sviluppo, progettazione, costruzione e gestione di grandi infrastrutture innovative per le energie rinnovabili, come impianti eolici e solari, Renexia è anche impegnata nella progettazione di Med Wind, che diventerà il più grande parco eolico offshore nel cuore del Mediterraneo. Renexia unisce la visione strategica alle funzioni operative, in una formula completa: ideare progetti e mettere insieme i talenti più influenti per poi realizzare e gestire infrastrutture energetiche innovative e decisive per compiere la transizione energetica.

Durante la tavola rotonda dal titolo “Beleolico: Taranto riparte con energia. L’Italia scommette sulle rinnovabili”, l’imprenditore che ha realizzato Beleolico, Riccardo Toto, direttore generale di Renexia ha commentato “Il completamento di quest’opera centra un duplice obiettivo, da una parte la soddisfazione per aver realizzato il primo impianto eolico marino in Italia e nel Mar Mediterraneo, dall’altra la consapevolezza che il nostro approccio, basato sulla condivisione, possa contribuire alla creazione di un nuovo protocollo che coniughi tecnologia e attenzione all’ambiente“.

@RIPRODUZIONE RISERVATA

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!

Argomenti trattati

Approfondimenti

E
eolico
R
rinnovabili

Articolo 1 di 2