Transizione energetica

Le soluzioni SeaPower per lo sviluppo di energie rinnovabili

Al ZeroEmission Mediterranean 2023 SeaPower Scrl mette in mostra progetti e brevetti per campi eolici e agrivoltaici, per l’eolico offshore e per l’energia dalle correnti di marea e dal moto ondoso

Pubblicato il 11 Ott 2023

Con i suoi progetti e brevetti nel campo dello sviluppo di energie rinnovabili ed in particolare per campi eolici e agrivoltaici, per l’eolico offshore e per l’energia dalle correnti di marea e dal moto ondoso, SeaPower scrl, centro di ricerca partecipato dall’Università Federico II di Napoli, sta presenziando con un proprio stand al ZeroEmission Mediterranean 2023, un evento B2B riservato ai professionisti e riferimento per la transizione energetica a 360°, che si terrà a Fiera Roma fino al 12 ottobre 2023.

I progetti in corso per abbattere i costi dell’eolico offshore

Aumento della maturità tecnica e della competitività dei costi dell’energia eolica offshore sono i principali obiettivi di Floatech che, con la sua estensione Floatfarm, è finanziato dal programma di ricerca e innovazione Horizon 2020, coordinato da TU Berlin e implementato da 9 partner provenienti da 4 paesi dell’Unione Europea. L’attenzione è posta sull’ottimizzazione di turbine di grandi dimensioni e sulla loro integrazione in grandi campi eolici galleggianti. Tali esperienze hanno permesso a SeaPower di dotarsi di tutti gli strumenti per effettuare la progettazione o verifica di qualsiasi impianto eolico galleggiante, utilizzando metodi di calcolo che prevedono le interazioni aero-idro-servo-elastiche necessarie a valutare siffatti sistemi.

Sviluppata e realizzata da SeaPower, sempre allo scopo di abbattere i costi dell’eolico offshore è, poi, la piattaforma galleggiante Hydraspar, composta da un corpo centrale di forma cilindrica e da colonne inclinate che si estendono verso l’alto, al di fuori della linea di galleggiamento del sistema, a formare una sorta di configurazione ad “ombrello” rovesciato. Questa modularità del design riduce i costi di costruzione, che necessiterà di spazi più limitati ed attrezzature più facilmente reperibili.

Catturare l’energia dalle correnti di marea e dal moto ondoso

C’è poi Gemstar, chiamato “l’aquilone del mare” perché costituito da due turbine marine collegate a un galleggiante, che un cavo vincola al fondo del mare. Abbiamo di fronte un sistema di conversione in energia elettrica dell’energia cinetica delle acque prodotta dalle correnti di marea, dalle correnti marine o dal moto delle acque dei fiumi. Il concetto è stato sviluppato sulla base dell’esigenza dello sfruttamento dell’energia delle correnti che, a differenza dei casi relativi all’eolico e al solare, offrono un’elevatissima predicibilità e un vasto potenziale, stimato in 1200 TWh/anno a livello globale (cioè, dieci volte il consumo energetico europeo annuale) e in circa 150 TWh/anno a livello europeo. Gemstar è giunto alla sua seconda generazione, evoluzione del primo prototipo del progetto, sviluppato a partire dal 2005 e testato sia in vasca navale e che in mare aperto.

Un sistema innovativo, ancora, per la generazione di energia pulita dalle onde del mare è Pivot, concepito nel 2015, costituito da una struttura fissa e una galleggiante. La boa, incernierata sulla struttura fissa, cattura l’energia posseduta dalle onde e la trasforma in energia elettrica utilizzabile attraverso il sistema di Power Take-Off (PTO). Attualmente ne è allo studio una nuova tecnologia per applicazioni offshore. Un sistema Pivot delle dimensioni di cinque metri per tre, con un pescaggio di un metro e mezzo, installato sulla costa della Sardegna potrebbe generare 20.000 kWh, utili per alimentare una decina di case d’abitazione.

Quando rinnovabili e agricoltura si incontrano in SeaPower

SeaPower scrl possiede, poi, le capacità e le risorse tecniche per sviluppare impianti agrivoltaici di tipo avanzato, secondo le linee guida ministeriali di giugno 2022, che prevedono l’integrazione tra attività agricola e produzione elettrica, valorizzando il potenziale produttivo di entrambi i sottosistemi. Uno di questi è Aurora, un impianto agrivoltaico progettato tra le colline della Sicilia Occidentale che si estende su una superficie di 82 ettari caratterizzata da terreni favorevoli alla coltivazione della vite, dell’olivo, dei cereali e delle leguminose, dalla granella o dal foraggio. Il progetto prevede una superficie destinata alla produzione agricola di circa 79 ettari.

Attività analoga è quella di sviluppo e progettazione di campi eolici onshore. In questo contesto nasce il progetto Anemos, impianto eolico costituito da 10 aerogeneratori ciascuno di potenza pari a 4,5 MW, situato sempre nella Sicilia Occidentale e che interessa i territori di Mazara del Vallo e Salemi. Le aree, su cui sorgeranno gli aerogeneratori, fanno parte di un contesto prettamente agricolo, particolarmente vocato alla produzione di energia da fonte rinnovabile. La configurazione topografica e geomorfologica presenta un andamento collinare, caratterizzata da rilievi mediamente acclivi, tale da limitare la visibilità dell’impianto. La produzione energetica annua soddisferà il fabbisogno di circa 50.000 famiglie.

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