Schneider Point of View

L’Edge Computing abilita sostenibilità ed efficienza energetica

Il continuo utilizzo di applicazioni e tecnologie ICT ha la conseguenza negativa di incrementare il consumo energetico dei Data Center Hyperscale. Un’alternativa più efficiente è rappresentata dall’Edge Computing

Pubblicato il 08 Apr 2021

Ci troviamo nel pieno della rivoluzione dell’Internet of Things, ovvero della connessione alla rete di qualsiasi tipo di apparecchio e dispositivo, sia in ambito domestico sia industriale, allo scopo di trasmettere informazioni e parametri.
Ne consegue che viene prodotta una crescente quantità di dati, che devono essere trasportati, corretti e gestiti nella maniera più opportuna possibile, perché siano non solo disponibili, ma anche utilizzabili per trarne quegli insight e quelle informazioni che abilitano nuovi servizi a valore.
Questo compito è sempre più affidato alla disponibilità di Data Center, in particolare a quelli di più grandi dimensioni e capacità, gli Hyperscale Data Center.

Tuttavia i data center sono strutture ad altissimo consumo energetico: nel 2020 hanno utilizzato circa 200 TWh di elettricità in totale, di cui circa il 25% attribuibile ai centri di elaborazione aziendali e il restante 75% proprio agli Hyperscale. La stima è che la quota di elettricità globale utilizzata dai data center sia del 3% (fonte global e-sustainability initiative, GeSI), tanto da generare il 2% delle emissioni di CO2 a livello mondiale (alla pari con l’industria aeronautica). Addirittura, secondo alcune ricerche, al 2030 circa il 20% dell’elettricità globale sarà utilizzato da data center, tecnologie per il trasporto dati e dispositivi correlati.

Una valida alternativa è l’uso dell’Edge Computing, una tecnologia concepita proprio per superare molti degli svantaggi e dei limiti insiti nell’elaborazione centralizzata. L’Edge Computing prevede che i dati siano analizzati localmente, senza necessità di aspettare la risposta di Data Center distanti fisicamente, permettendo così una diminuzione dei tempi di latenza e di attesa, e rendendo possibile la fruizione di applicazioni in tempo reale e ad alta intensità di dati. Come è facile da intuire, queste caratteristiche possono ridurre enormemente il traffico di rete e la potenza di calcolo utilizzati nei Data Center, diminuendo di conseguenza anche l’energia richiesta dagli stessi.

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