Piano Industriale

Piano A2A: Net Zero anticipato al 2040, 24 mila punti di ricarica elettrica al 2030

Il nuovo Piano strategico di A2A si caratterizza per una crescita di tutti gli obiettivi finanziari (utile e EBITDA), degli investimenti (2 miliardi in più) e del valore economico sostenibile (emissioni, rifiuti), ma soprattutto per un forte contributo all’accelerazione della decarbonizzazione del Paese grazie ad un anticipo del target zero emissioni nette al 2040.

Pubblicato il 31 Gen 2022

Il Consiglio di Amministrazione di A2A, presieduto da Marco Patuano, ha esaminato e approvato l’aggiornamento del Piano Industriale 2021-2030 che rafforza con ulteriori 2 miliardi di investimenti l’impegno verso la decarbonizzazione, obiettivo che intende raggiungere entro il 2030, in anticipo di dieci anni rispetto al target previsto dal COP26.

Un percorso virtuoso verso la neutralità carbonica (scope1 e scope2) che prevede il miglioramento del fattore emissivo di Gruppo al 2030, con la riduzione del 49% delle emissioni specifiche rispetto al 2017 (migliorando il target approvato dalla Science Based Targets initiative) e che si baserà su un mix equilibrato e graduale di interventi: sviluppo delle energie rinnovabili, soluzioni di carbon capture e phase-down dei business carbon intensive.

Il contesto geo-politico e l’evoluzione dell’emergenza climatica hanno contribuito a rendere ancor più solidi i pilastri strategici del Piano della multi-utility lombarda, a cui contribuiscono tutte le Business Unit del Gruppo (Energia, Ambiente e Smart Infrastructures). Infatti, dei 18 miliardi di euro investiti nella transizione ecologica:

  • 7 saranno destinati all’economia circolare, nello specifico alle attività di chiusura del ciclo dei rifiuti con la riduzione del ricorso alla discarica, a quelle per il recupero del calore disperso a beneficio del teleriscaldamento e al ciclo idrico integrato;
  • 11 alla transizione energetica con l’anticipazione della crescita del portafoglio di impianti green e un forte incremento nella mobilità elettrica.

“Il primo anno del Piano Industriale 2021-2030 è stato superiore alle aspettative sia da un punto di vista di risultati industriali che economici, con un impegno quotidiano nel perseguimento degli obiettivi ESG che ci siamo dati” osserva Renato Mazzoncini, Amministratore Delegato di A2A “Facendo leva su una forte capacità di crescita dimostrata da tutte le business unit del Gruppo, abbiamo deciso di aumentare gli investimenti destinando 18 miliardi alla transizione ecologica, anticipare di 10 anni l’obiettivo comune di emissioni zero, ampliare la nostra presenza in Italia e stabilire nuovi e più ambiziosi target di business. Puntiamo ad essere protagonisti del processo di decarbonizzazione del Paese, grazie alla nostra capacità di garantire sia energia elettrica rinnovabile sia molecole sostenibili come idrogeno e biometano, in linea con quanto previsto dalle direttive europee”.

Beyond Expectations: “un 2021 oltre alle aspettative”

Nel primo anno dell’attuale Piano decennale, la nuova strategia ha consentito ad A2A di crescere, consolidare i propri business e rafforzare la presenza su tutto il territorio nazionale. Gli ultimi dati parlano di 6,862 miliardi di euro di ricavi con un risultato di esercizio di 364 milioni.

Nell’ambito dell’economia circolare, il Gruppo ha finalizzato l’acquisizione dell’unico impianto di trattamento dei rifiuti industriali in Calabria mentre sono state depositate nuove istanze per realizzare infrastrutture di trattamento e smaltimento rifiuti in diverse Regioni del Centro e Sud d’Italia.

A supporto della transizione energetica, sono stati acquisiti portafogli di impianti di generazione da fonti rinnovabili, consentendo di anticipare di due anni gli obiettivi di incremento nella generazione di energia green previsti nel Piano. In questa direzione vanno anche gli accordi siglati a febbraio 2021 con Octopus Renewables e nei giorni scorsi con Ardian, che possono consentire ad A2A l’acquisizione di portafogli di impianti sia eolici che fotovoltaici localizzati in Italia e in Spagna con una potenza complessiva di 173 MW (Octopus) e 352 MW (Ardian). Tali operazioni permettono al Gruppo di consolidare la posizione di secondo operatore nelle rinnovabili e la presenza sul territorio nazionale, rappresentando inoltre un primo passo di sviluppo di impianti rinnovabili in Europa.

La crescita della base clienti anche al di fuori del perimetro storico di A2A, grazie all’aggiudicazione di diversi lotti nelle Aste per il Servizio a Tutele Graduali e ad un nuovo impulso allo sviluppo commerciale verso clienti business, ha ampliato la dimensione nazionale del Gruppo.

Una grande attenzione anche agli ambiti Social & Governance

Gli obiettivi ESG sono sempre più integrati nella strategia di A2A e in questo update di Piano, il Gruppo ha individuato sfidanti traguardi nella dimensione sociale e di governance in cui opera.

Entro fine dell’anno sono previste 2.000 assunzioni, che andranno a sommarsi ai circa 13.000 dipendenti attuali. Buona parte di loro (tutti entro il 2030) saranno coinvolti in programmi di formazione sugli obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite. Scende l’età media: si è ridotta, afferma la dirigenza, di un anno e mezzo rispetto al 2020.

Nel 2021 A2A ha aumentato del +11% (Vs 2020) la percentuale di donne nei CdA di società del Gruppo e ha istituito il nuovo indicatore Gender Balance, per garantire che il genere meno rappresentato ottenga almeno un terzo dei componenti del consiglio di amministrazione, con un target al 2030 del 90% (2021 si attesta al 43%).  A2A si impegna inoltre a raggiungere il 50% di donne tra i nuovi assunti al 2026 (+5% vs 2021F) e il target al 2030 del 21% di ore di lavoro in remote working.

Prosegue inoltre il percorso per incrementare una supply chain sostenibile confermato anche dall’adozione di due nuove policy per promuovere pratiche di responsabilità sociale e ambientale tra i fornitori, che stimolino il miglioramento delle performance ESG lungo tutta la catena di fornitura e per rafforzare il rapporto con il territorio.

Mobilità sostenibile: infrastrutture, ma anche idrogeno green e bio-metano

Per abbattere il 30% delle emissioni di CO2 in Italia che derivano dal settore della mobilità, occorre una penetrazione sempre più rilevante di auto elettriche e mezzi pesanti alimentati a idrogeno e bio-GNL. Nel 2021 l’8% delle auto vendute in Italia sono state elettriche (pure e ibride plug-in), percentuale destinata a crescere nei prossimi anni.

Per favorire l’adozione di questo modello di mobilità sostenibile, A2A ha quadruplicato l’installazione di infrastrutture previste rispetto allo scorso Piano: 24 mila punti di ricarica elettrica al 2030 con un focus sulla bassa potenza (fino a 7kW) e sull’alta potenza (oltre 50 kW), per favorire sia una modalità di erogazione lenta (ad. es. durante la notte) sia rapida (simile a quella delle stazioni di rifornimento tradizionali).

Per quei segmenti di mobilità la cui evoluzione non è prevista verso l’elettrico, A2A vuole mettere a disposizione soluzioni green quali idrogeno verde e bio-GNL. In programma, lo sviluppo di oltre 60 impianti di biometano di cui almeno 5 con liquefazione per ottenere bio-GNL, mentre per la produzione di idrogeno si potranno sfruttare fonti di energia prodotta continuativamente come quella dei termovalorizzatori, con un modello di business decentralizzato basato su ecosistemi locali al servizio dell’industria e del trasporto pesante.

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