Smart home, come risparmiare energia e soldi con i dispositivi intelligenti

Un semplice termostato ambiente di nuova generazione può far diminuire la spesa media annuale di un appartamento di oltre 400 euro, ripagandosi in soli sei mesi.

Pubblicato il 05 Feb 2020

Smart home, casa intelligente. Perché, grazie all’impiego della tecnologia, adotta comportamenti che possono semplificare la vita delle persone e portare a un risparmio energetico, e quindi economico.

Il controllo del riscaldamento è una delle applicazioni più diffuse, quella che consente il maggiore risparmio, grazie anche all’avvento di nuove tecnologie degli impianti, come i sistemi ibridi, a pannelli solari o il riscaldamento a pavimento. Le nuove caldaie permettono un controllo attraverso gli smartphone e i dispositivi digitali, ma si può rendere smart anche una caldaia tradizionale, sostituendo il classico termostato ambiente con uno WiFi.

Termostati smart per riscaldamento e climatizzazione

Uno dei primi accorgimenti da mettere in atto per il risparmio energetico è l’adozione di un termostato smart, o intelligente. Il termostato ambiente, collocato all’interno dell’appartamento, ha il compito di gestire con un certo grado di accuratezza la temperatura e il grado di umidità, controllando il funzionamento dei termosifoni o del condizionatore, per ottenere il giusto clima in casa. I termostati smart sono semplici da installare e non troppo costosi (circa 200 euro), per questo si stanno affermando come una delle soluzioni di domotica “fai da te” più popolari. Sono completamente programmabili, ad esempio si può impostare il funzionamento dell’impianto solo in alcuni momenti della giornata e possono essere gestiti da remoto, tramite lo smartphone. Alcuni modelli, come i Nest, apprendono, grazie all’intelligenza artificiale, le abitudini del proprietario e si auto impostano per soddisfarne le esigenze.

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Tra le altre funzionalità da segnalare c’è la possibilità di attivare il riscaldamento tramite geolocalizzazione (in base, quindi, alla posizione geografica) e quella di ricevere report periodici sul consumo di energia del nucleo familiare, molto utili per capire come poter ridurre gli sprechi.

Sempre in tema di climatizzazione della casa, si può rendere smart anche il condizionatore, in maniera da poterlo controllare da remoto e usufruire di alcune funzionalità extra, come la geolocalizzazione o il monitoraggio dei consumi. La personalizzazione in base a posizione geografica, abitudini e condizioni meteorologiche può portare fino al 40% di risparmio energetico, anche se mediamente l’abbattimento dei consumi si attesta intorno al 25%.

Per poter essere controllato da remoto, il condizionatore deve essere dotato di WiFi; poiché i modelli in commercio con questa caratteristica sono ancora pochi, esistono dei dispositivi che permettono di domotizzare la maggior parte dei condizionatori tradizionali, cosiddetti dongle.

Vediamo quanto è possibile risparmiare, in termini economici, con queste soluzioni smart. Stimando un risparmio del 25% sui costi combinati di riscaldamento e raffreddamento per un appartamento di 100 mq, proviamo a fare due conti: ipotizzando una spesa di riscaldamento di 1200 euro l’anno e di raffreddamento su 4 mesi di 500 euro (fonte: Altro Consumo), il 25% di risparmio su 1700 euro/anno equivale a 425 euro in un anno. Poiché il prezzo medio di un termostato smart si aggira sulla metà di questo importo, lo stesso si ripagherebbe in 6 mesi.

Altri risparmi nel consumo di energia, e quindi in bolletta, si possono avere dal controllo delle finestre. Installando avvolgibili elettrici e tende da sole motorizzate, questi possono essere controllati da una centrale domotica, attivandosi automaticamente per sfruttare la luce solare in inverno o, al contrario, schermarla in estate. La gestione tecnologica dei serramenti incrementa anche la classe energetica dell’immobile.

Rendere smart anche l’illuminazione

Un altro filone nel quale si può risparmiare con l’adozione di soluzioni “smart” è l’illuminazione. Da tempo sono in commercio le lampadine intelligenti che si connettono al WiFi e sono gestibili da remoto tramite smartphone. Questi dispositivi sono completamente programmabili, in modo da entrare in funzione solo nei momenti in cui è veramente necessario, per esempio solo quando siamo effettivamente a casa. Integrando queste lampade a un sensore di movimento, esse si attiveranno solo in caso di una reale presenza fisica. I sensori di luminosità (cosiddetti crepuscolari), fanno accendere le luci solo quando è necessario oppure in determinate condizioni climatiche.

Diversi modelli di lampade in commercio, inoltre, sono dimmerabili, questo significa che è possibile regolarne l’intensità, limitando anche l’assorbimento energetico. Questi risparmi si aggiungono alla tecnologia Led delle lampadine smart, intrinsecamente a basso consumo, che garantisce di per sé un risparmio rispetto alle “vecchie” lampade a incandescenza o alogene.

In commercio sono disponibili diverse tipologie di prodotti per l’illuminazione smart: dalle classiche lampadine con attacco E27, alle strisce Led flessibili, ai sistemi di illuminazione per esterno.

Prese intelligenti e sistemi di irrigazione per giardino

Le smart plug, o prese intelligenti, sono un particolare tipo di prese munite di connessione WiFi e sono dei dispositivi molto popolari nell’ambito della domotica fai da te, visto il loro semplice utilizzo. Le smart plug, infatti, si inseriscono direttamente nella presa di corrente e permettono il collegamento di elettrodomestici o dispositivi elettrici vari. In pratica, rendono smart l’apparecchiatura collegata alla rete elettrica tramite di esse, connettendola alla rete WiFi domestica.

La gestione delle smart plug avviene tramite app iOS o Android dedicata. Dalla app è possibile attivare o disattivare l’apparecchio collegato, oppure programmarne il funzionamento a determinati orari. Inoltre, le prese WiFi più evolute permettono di visualizzare i consumi dell’apparecchio. In questo modo è possibile valutare di ridurne o ottimizzarne l’utilizzo e ridurre le spese.

Le smart plug sono dispositivi dal prezzo estremamente accessibile e, per questo motivo, sono spesso tra i primi acquisti da parte di chi si avvicina al mondo della smart home. La loro popolarità è dovuta proprio al pregio di trasformare in smart un prodotto che originariamente non lo era.

Anche l’adozione di elettrodomestici smart, come lavastoviglie, lavatrice, forno, frigorifero, dotati cioè di diversi programmi e funzioni, oltre a consentire un miglioramento della resa e delle prestazioni, ha lo scopo di ottimizzare la spesa energetica. Ad esempio, una lavatrice in grado di riconoscere da sola il carico di biancheria e dosare conseguentemente la quantità di acqua e di detersivo.

Smart home significa anche smart garden. In commercio esistono diversi prodotti in grado di rendere intelligente la gestione del giardino; tra questi ci sono le centraline di irrigazione WiFi. Facili da utilizzare e funzionali, oltre al controllo da remoto tramite smartphone tipico dei dispositivi di questa natura, la centraline di irrigazione smart sono programmabili in base alle diverse esigenze e in grado di autoregolare il proprio funzionamento in modo efficiente. Per fare questo, si collegano in automatico alle stazioni meteo della zona, modificando di conseguenza la proprie impostazioni. Per esempio, se in serata è previsto un temporale nella zona, il software eviterà di azionare l’impianto di irrigazione nel pomeriggio, con una importante riduzione degli sprechi.

In tema di smart home, l’Enea (Ente Nazionale Energia Ambiente) ha realizzato e brevettato un sistema innovativo per la gestione energetica delle case: Sesto Senso. Il sistema opera grazie alla cooperazione dei sensori già presenti in un’ambiente smart (home-building), consentendo di ottenere misure indirette e interpretazioni ambientali di livello superiore, ad esempio per rilevare il numero di persone presenti in un ambiente o realizzare un sensore virtuale di CO2 per la gestione ambientale dei locali chiusi. Grazie ad algoritmi specializzati embedded, Sesto Senso offre soluzioni innovative ed economiche per la gestione dell’automazione, oltre alla gestione dei flussi energetici, anche per ant-iintrusione, sicurezza, assistenza alla persona.

Schema di funzionamento del sistema Sesto Senso dell’Enea

Infine, vi è da rilevare, a livello normativo, che l’Unione europea ha riconosciuto con la direttiva 2010/31/EU l’importanza di utilizzare tecnologie legate alla building automation per la realizzazione di edifici NZEB (Nearly Zero Energy Building), un edificio il cui consumo energetico è quasi pari a zero.

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Pierluigi Sandonnini
giornalista

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