Digital Technologies

Come l’innovazione digitale aiuta a gestire la transizione energetica

Con il progetto Equigy di Terna, grazie alla tecnologia Blockchain, milioni di prosumer saranno sempre più coinvolti attivamente per contribuire a rendere il sistema elettrico più flessibile ed efficiente. L’Energy of Things che rende protagonisti gli impianti fotovoltaici e le auto elettriche 

Pubblicato il 05 Ago 2022

Il settore energetico, e quello elettrico in particolare, è interessato da una profonda trasformazione che ne sta modificando il tradizionale funzionamento verso modelli più complessi, dove gli obiettivi di decarbonizzazione impongono l’utilizzo di una serie di strumenti, azioni e soluzioni innovative per ridurre emissioni e impatto ambientale, sociale ed economico. Una trasformazione che possiamo osservare direttamente sul territorio grazie alla sempre maggiore presenza degli impianti da fonti rinnovabili, ovvero soprattutto eolico e fotovoltaico, anche di piccola taglia come quelli delle abitazioni private o delle aziende. Una proliferazione sicuramente positiva in ottica di raggiungimento dei target internazionali sulla sostenibilità che, tuttavia, comporta una serie di sfide per il settore elettrico, a partire dalla necessità di mantenere in equilibrio, istante per istante, un sistema caratterizzato da una grande quantità di attori: fino a 10-15 anni fa esistevano in Italia circa 800 centrali di generazione, per la gran parte grandi o medi impianti alimentati da fonti fossili. Un numero limitato che poteva essere gestito con relativa semplicità.

Un sistema elettrico da tenere in equilibrio

Marco Pietrucci, Head of Innovation di Terna

“Oggi, per effetto soprattutto della crescente diffusione del fotovoltaico domestico, i produttori di energia che si interfacciano con il sistema elettrico sono diventati oltre un milione, con un incremento della complessità nella gestione dei flussi”, spiega a EnergyUp Marco Pietrucci, Head of Innovation di Terna, il TSO italiano (Transmission System Operator) che si occupa della trasmissione di energia elettrica sulla rete ad alta e altissima tensione in tutto il Paese. Compito principale dell’azienda guidata da Stefano Donnarumma è quello di assicurare il dispacciamento dell’elettricità, ovvero il costante equilibrio dei flussi, un’attività che consente di evitare potenziali criticità e disalimentazioni. In altre parole, la quantità di energia che viene immessa nella rete elettrica deve essere sempre uguale alla quantità di energia che viene consumata da utenti e aziende. Un equilibrio che, vista la crescita della generazione distribuita, richiede oggi un coinvolgimento sempre più attivo di questi nuovi attori, grazie all’utilizzo delle moderne tecnologie digitali.

Il progetto Equigy

Terna ha scommesso sull’Energy of Things, che, in un’ottica di “demand/response”, punta a coinvolgere dispositivi elettrici domestici o industriali, quali sistemi di climatizzazione per il riscaldamento e il raffrescamento delle abitazioni, impianti fotovoltaici con batterie, ma anche le e-car, con l’obiettivo di fornire servizi a supporto della rete. Tutto questo è reso possibile dalla presenza di una innovativa piattaforma di bilanciamento della rete, denominata “Crowd Balancing Platform” (CBP), che mette insieme gli operatori di sistemi di trasmissione, gli stakeholder della filiera e i piccoli consumatori. Più precisamente la “Crowd Balancing Platform” garantisce uno scambio di dati affidabile per consentire agli aggregatori (operatori del mercato elettrico che associano in un’unica unità virtuale più unità di produzione e consumo distribuite, ndr) di partecipare con risorse di flessibilità di piccola taglia, appunto come batterie domestiche e veicoli elettrici, abilitando anche le piccole risorse distribuite di flessibilità al Mercato dei Servizi, trasformando i consumatori in prosumer. Per lo sviluppo della CBP, Terna ha costituito assieme ad altri TSO europei la società Equigy, che ha anche il compito di diffondere la tecnologia rendendolo di fatto uno standard europeo.

Il ruolo della Blockchain

Il cuore tecnologico della soluzione è rappresentato dalla blockchain, che permette di tenere traccia di tutte le transazioni in un registro sicuro e immutabile, certificando così istante per istante la flessibilità disponibile dalle piccole risorse distribuite. “In questo modo i proprietari di piccoli dispositivi di consumo o di veicoli elettrici acquisiscono la possibilità di offrire la loro flessibilità per ridurre e/o aumentare l’energia complessivamente scambiata con la rete, assumendo così un ruolo attivo nel bilanciamento della rete e nel più ampio processo di transizione”, ha aggiunto Pietrucci.

Il grande vantaggio offerto da Equigy a un gestore di rete come Terna è quello di ampliare significativamente il portafoglio risorse che possono offrire servizi di regolazione. Per i proprietari di questi impianti e dispositivi è prevista un’adeguata remunerazione per il contributo offerto alla stabilità del sistema elettrico.

Le prospettive per il futuro

Le ricadute dell’iniziativa saranno ancora più apprezzabili nel medio termine: si stima che nel 2030 saranno connesse in rete milioni di queste risorse, come auto elettriche o pompe di calore, che potranno fornire all’Italia una potenza complessiva superiore ai 5 GW in alcuni periodi dell’anno, un dato paragonabile all’intero fabbisogno attuale di riserva necessario al sistema elettrico.

Equigy (joint venture che vede Terna protagonista insieme ad altri gestori di rete europei, come il tedesco TenneT Gmbh, l’olandese TenneT BV, lo svizzero SwissGrid, l’austriaco Apg e il tedesco TransnetBW) renderà così possibile il coinvolgimento di milioni di attori nella gestione del sistema elettrico, contribuendo attivamente al bilanciamento e all’efficienza della rete nazionale. Per il prossimo futuro l’obiettivo è creare un network di utenti ancor più esteso a livello internazionale, realizzando una piattaforma che coinvolga tutte le nuove risorse distribuite per abilitarle alla partecipazione al mercato elettrico e alla fornitura di servizi di flessibilità.

Coerentemente con l’aggiornamento del Piano Industriale 2021-2025 ‘Driving Energy’, le nuove tecnologie e la digitalizzazione avranno per Terna una sempre maggiore importanza, assumendo via via un ruolo ancor più centrale, perché ormai questi elementi sono imprescindibili per abilitare la transizione energetica a beneficio di tutto il sistema. In particolare, Terna dedicherà circa 1,2 miliardi di euro, sui 10 di investimenti complessivi del Piano, alla digitalizzazione e all’innovazione.

Equigy: come funziona

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Gianluigi Torchiani

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