Digital Technologies

Da Terna 1,2 miliardi di euro per la digitalizzazione delle reti

Lo prevede l’aggiornamento del Piano Industriale 2021-2025 “Driving Energy: gli investimenti consentiranno di abilitare la transizione energetica del Paese

Pubblicato il 25 Mar 2022

Le reti elettriche italiane sono destinate a essere sempre più connesse e digitalizzate, in piena ottica Smart Grid: questa importante conclusione arriva dall’aggiornamento del Piano Industriale 2021-2025 “Driving Energy” presentato ieri da Terna.  Terna prevede di investire 9,5 miliardi di euro per sviluppare, ammodernare e rafforzare la rete di trasmissione elettrica nazionale, così anche da rendere possibile l’integrazione dei circa 60-70 GW di nuovi impianti da eolico e fotovoltaico previsti entro 2030. Fondi che, per una quota parte, saranno coperti anche grazie ai bandi del PNNR, che prevede esplicitamente il sostegno all’evoluzione delle reti elettriche.

In particolare, l’innovazione, le nuove tecnologie e la digitalizzazione giocheranno un ruolo definito da Terna come centrale per abilitare la transizione energetica a beneficio dell’intero sistema elettrico. Per rispondere alla crescente complessità del sistema, Terna dedicherà circa 1,2 miliardi di euro di investimenti alla digitalizzazione e all’innovazione, concentrando gli sforzi sulle soluzioni più tecnologiche per il controllo da remoto delle stazioni elettriche e delle infrastrutture di trasmissione.

Concretamente questo significherà proseguire con le attività di installazione di sensori, sistemi di monitoraggio e diagnostica, anche predittiva, al fine di migliorare la sicurezza, l’affidabilità e la resilienza delle reti elettriche, a beneficio anche dei territori. Sono complessivamente 70 i progetti di innovazione attivi nel 2021, il 70% dei quali dedicato al core business e, quindi, alla manutenzione della rete nazionale e alle attività di dispacciamento, anche attraverso l’uso di robot, droni, realtà virtuale e realtà aumentata. I nuovi progetti e le iniziative si concentreranno nei 4 cluster tecnologici individuati nel Piano Industriale, che sono: Digital (soluzioni intelligenti per la gestione dell’energia e della potenza), Energy Tech (soluzioni innovative che utilizzano tecnologie più efficienti e green), Advanced Materials (attività di ricerca e sviluppo per l’utilizzo di materiali eco-compatibili a ridotto impatto sull’ambiente), Robotics (per l’automazione dei processi). 

“Un significativo aumento degli investimenti per lo sviluppo e l’ammodernamento della rete elettrica, un ulteriore rafforzamento di Terna quale regista della transizione energetica, un futuro ancor più sostenibile e privo di emissioni inquinanti, un’azione tesa a favorire una maggiore autonomia energetica del Paese grazie a un più incisivo sviluppo delle energie rinnovabili: sono questi gli obiettivi che ci siamo dati e che sono alla base dell’aggiornamento del Piano Industriale 2021-2025. Obiettivi che rappresentano il nostro concreto impegno sia dal punto di vista industriale sia istituzionale. Terna è infatti un’azienda che svolge un servizio pubblico per il Paese e per la collettività, a beneficio di tutti i territori in cui opera e dell’ambiente. I nostri investimenti, fondamentali per raggiungere i traguardi che l’Italia e l’Europa si sono prefissati, consentiranno di abilitare l’integrazione delle fonti rinnovabili e l’elettrificazione dei consumi, nonché di garantire una sempre maggiore sicurezza ed efficienza dell’approvvigionamento, l’adeguatezza del sistema e i più elevati livelli di qualità del servizio, al minor costo per cittadini e imprese”, ha dichiarato Stefano Donnarumma, Amministratore Delegato di Terna.

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