Enercom Point of View

E-mobility: perché attira gli investimenti dei big dell’energia

Il trend della mobilità elettrica sta vivendo una decisa accelerazione negli ultimi anni. Una utility come Enercom ha scelto di avviare progetti concreti su questo tema, guardando anche alla prospettiva Smart City

Pubblicato il 17 Mar 2022

Immagine di ALDECA studio da Shutterstock

Della mobilità elettrica si parla ormai da tanti anni: da almeno un decennio centri di ricerca e mass media hanno evidenziato le potenzialità e i vantaggi insiti nella sostituzione delle vetture tradizionali. Eppure, i numeri dell’elettrico sono rimasti per lungo tempo infinitesimali, soprattutto come conseguenza dei costi troppo alti e della limitatezza delle infrastrutture di ricarica.

Da un paio d’anni a questa parte, però, il quadro appare cambiato: quasi tutti ormai conosciamo un proprietario di un auto elettrica o perlomeno ibrida. Inoltre, la varietà dei modelli è notevolmente aumentata sul mercato, tanto che alcuni marchi (come Tesla) sono diventati dei moderni status symbol. Anche le stesse colonnine di ricarica, un tempo introvabili, iniziano a vedersi un po’ ovunque nelle nostre città e autostrade. Risultato: le vendite di auto elettriche stanno cominciando a crescere anche nel nostro Paese.

Come mette in evidenza Paolo Magni, Innovation Manager di Enercom “Fino a qualche tempo fa i numeri non erano sostanziali. Ora invece, come afferma il rapporto Smart Mobility dell’Energy & Strategy Group del Politecnico di Milano, abbiamo circa 200.000 auto elettriche circolanti in Italia, di cui circa la metà immatricolate nell’ultimo anno. A testimonianza della vitalità del fenomeno. Inoltre oggi, a differenza del passato, esistono degli impegni espliciti: la Ue e i governi nazionali hanno oggi preso delle date e degli impegni al 2035 a cui fare riferimento, mentre in precedenza avevamo soltanto delle dichiarazioni di intenti. Insomma, anche se magari la traiettoria non sarà così lineare come previsto dai piani europei, la direzione appare comunque segnata”.

I progetti di Enercom: mobilità elettrica come leva per il paradigma Smart City

Di fronte a questa avanzata della mobilità elettrica anche Enercom, utility da sempre attenta alle dinamiche dell’innovazione, ha deciso di investire e far parte della partita, con un atteggiamento estremamente pragmatico e concreto, che guarda alla mobilità elettrica anche come leva per l’affermazione del paradigma Smart City.

“Enercom è attiva nella mobilità elettrica sotto due diversi punti di vista: da un lato con l’installazione di colonnine per la ricarica elettrica, dall’altro con prodotti a sostegno della mobilità – racconta Roberto Bianchessi, Direttore Marketing e Sviluppo di Enercom Luce e Gas –. Nei nostri negozi commercializziamo le wallbox per la ricarica domestica, ma anche soluzioni per la micro e-mobility, come monopattini e bici elettriche. I nostri utenti hanno anche la possibilità di rateizzare in bolletta questi prodotti. Per quanto riguarda le colonnine, abbiamo mosso il primo passo già nell’estate del 2020, con l’installazione di quattro colonnine nella città di Crema. Un progetto che è stato un motivo di orgoglio per Enercom, dal momento che in questo Comune abbiamo la nostra sede principale”.

Innovazione continua: da che parte tira il vento?

Gli scenari futuri, dalle colonnine di ricarica superfast al vehicle to grid

Il progetto ha riscosso un notevole apprezzamento della popolazione: basti pensare che il volume di prelievi dalla colonnine è oggi tre volte superiore rispetto a quello dell’estate del 2020, nonostante l’iniziale effetto novità. Ma quelli appena descritti rappresentano soltanto i primi passi di Enercom nel mondo della e-moblity.

“Stiamo valutando di ampliare l’offerta della nostre wallbox con altre tipologie. Aumenteremo anche le colonnine di ricarica installate e stiamo valutando altri modelli: quelle attualmente in funzione sono delle colonnine da 22 kW in corrente alternata, mentre in futuro potremmo puntare su delle superfast in corrente continua oltre i 50 kW. Ci stiamo dunque muovendo, anche attraverso un’azione di scouting tecnologico. In futuro potremo pensare di integrare la ricarica all’interno dei servizi offerti ai nostri clienti, magari persino a partire dalla nostra app. Siamo infatti convinti che elettrificazione e mobilità elettrica siano il futuro: le utility come Enercom possono agevolare il passaggio a questa nuova modalità, accelerando la realizzazione di scenari come quelli del vehicle to grid, in cui le batterie delle auto elettriche contribuiscono alla stabilizzazione della rete elettrica. Anche le aziende potranno sempre più diventare fruitrici dei nostri servizi, in particolare per quanto riguarda i sistemi di ricarica”, evidenzia Bianchessi.

Gli ostacoli da superare e i miti da sfatare

In Enercom esiste la consapevolezza che per la piena affermazione della mobilità elettrica sia necessario lavorare per rimuovere alcuni ostacoli, a partire dal tema dell’interoperabilità: “Attualmente esiste un blocco in termini di user experience: non è possibile che un utente debba possedere una o più app e/o altrettante tessere fisiche a seconda del brand della colonnina di ricarica. Bisognerebbe arrivare a una fruizione universale, all’introduzione cioè di uno standard riconosciuto che permetta all’utente finale di pagare ovunque, così come oggi possiamo fare benzina in qualsiasi stazione di servizio” spiega l’Innovation Manager di Enercom.

E continua: “A proposito di infrastrutture di ricarica, è poi indubbio che su questo punto occorra fare ancora molti passi in avanti: basti pensare che nelle autostrade tedesche ci sono 81 colonnine ogni 100 km, in Italia siamo invece a quota 19. Dall’altra parte, però, ci sono tutta una serie di miti da sfatare sull’elettrico. Proprio sull’autonomia della batteria, i progressi fatti negli ultimi anni rendono comunque già oggi l’elettrico in grado di soddisfare pienamente la gran parte dei casi d’uso, ad eccezione di quei pochi automobilisti che si trovano a percorrere centinaia di chilometri ogni giorno. Anche sul tema costi, ci sono dei punti da chiarire: è indubbio che il prezzo di acquisto di un veicolo elettrico sia ancora oggi superiore a quello delle vetture tradizionali. D’altra parte, però, il TCO dell’elettrico, prendendo in considerazione anche le spese per i combustibili e quelle di manutenzione, è già indiscutibilmente più conveniente”.

Una mobilità a misura di territorio

Per tutte queste ragioni, Enercom continuerà a investire in futuro sui servizi a sostegno della mobilità elettrica, in una logica strettamente incentrata nell’individuare le peculiari esigenze dei clienti e delle diverse realtà territoriali. Proprio nella logica della georeferenziazione, il Gruppo Enercom ha recentemente stretto una partnership strategica con GEOsmartcampus, un centro di competenza particolarmente attivo su questo fronte. La partnership tra le due aziende prevede l’attivazione di sinergie al fine di costituire un vero e proprio laboratorio di innovazione dedicato alle nuove soluzioni pensate per migliorare la vita delle persone, le città e il clima, in un’ottica sempre più sostenibile e rispettosa dell’ambiente, che coinvolgerà dunque anche una nuova concezione di mobilità a misura del territorio.

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Gianluigi Torchiani

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