Energy Smart Data

Alla transizione energetica europea servono 50 GW di storage e 19 di riserva

Queste le stime di un recente rapporto del del gruppo tecnologico Wärtsilä, che evidenzia la necessità di una riforma del mercato elettrico europeo per abilitare gli incentivi

Pubblicato il 24 Feb 2023

L’Europa ha bisogno di riformare il funzionamento del suo mercato elettrico non soltanto per evitare un’altra situazione di caro energia, ma anche per incentivare la costruzione di quegli impianti di riserva e stoccaggio necessari al bilanciamento della rete. Questa l’indicazione principale che arriva  da nuovo studio del gruppo tecnologico Wärtsilä, denominato Energy Market Redesign: For a Decarbonised Europe., che delinea le misure critiche che devono essere introdotte per attrarre investimenti nella capacità di bilanciamento flessibile e garantire una transizione economica e affidabile verso sistemi energetici a zero emissioni.

Come noto, l’Europa avrà bisogno di almeno 1.100 GW di capacità rinnovabile entro il 2030 per continuare il suo percorso di decarbonizzazione e garantire la sicurezza energetica. Tuttavia – secondo il report –  per funzionare in modo affidabile, un sistema basato sulle rinnovabili di questa portata dovrà essere supportato da 19 GW di nuova capacità flessibile di gas e da 50 GW di stoccaggio dell’energia per fornire energia nei periodi di bassa produzione da fonti pulite, Questi impianti, in un secondo momento, potranno anche essere convertiti per funzionare con combustibili sostenibili come l’idrogeno.

Ma – lancia l’allarme Wärtsilä – gli attuali incentivi dell’UE per sostenere gli investimenti nella capacità di bilanciamento flessibile sono inadeguati, causando una grave strozzatura nella transizione energetica. Inoltre, gli investimenti per la capacità di bilanciamento flessibile potrebbero diventare ancora più difficili in futuro senza i giusti meccanismi di prezzo di mercato per l’energia di bilanciamento. Per questo motivo lo studio invita la Commissione Europea a definire un quadro normativo agnostico dal punto di vista tecnologico, creando un nuovo mercato di capacità per attrarre investimenti in capacità di bilanciamento flessibile a sostegno delle energie rinnovabili. Un’altra necessità è quella di migliorare la trasparenza dei prezzi per stimolare la crescita dei servizi di capacità di bilanciamento flessibile a sostegno delle energie rinnovabili.

Secondo Håkan Agnevall, Presidente e CEO di Wärtsilä: “Ci troviamo sull’orlo di una trasformazione dei sistemi elettrici europei, in quanto l’eolico e il solare diventeranno la fonte di energia dominante per raggiungere lo zero netto. Tuttavia, la transizione non può essere realizzata solo dalle energie rinnovabili. Affinché l’UE possa continuare a beneficiare dei costi competitivi delle energie rinnovabili, abbiamo urgentemente bisogno di una riforma del mercato che garantisca la sicurezza dell’approvvigionamento e fornisca chiari segnali di mercato agli investitori per incoraggiare investimenti molto più consistenti nelle tecnologie di bilanciamento flessibile dell’energia”.

Anche l’Italia è pienamente coinvolta da questo processo, spiega Marco Golinelli, Senior Business Development Manager, Wärtsilä Energy in Italia: “Gli ultimi risultati della modellizzazione europea sono in linea con il Piano Nazionale Integrato per l’Energia e il Clima 2030, che mostra come l’Italia possa ottenere benefici maggiori di qualsiasi altro Paese in Europa anticipando la capacità di energia rinnovabile prima del 2030. Costruendo rapidamente la nostra capacità di energia rinnovabile, supportata da sistemi di generazione altamente flessibili, l’Italia può soddisfare gran parte della sua domanda di elettricità ottenendo bassi costi, energia pulita, e una drastica riduzione della dipendenza dal gas. La revisione del PNIEC programmata a breve dovrà, insieme alla promozione dell’efficienza energetica, necessariamente tenerne conto”.

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