Smart Energy

Eni potenzia le sue capacità di calcolo con il supercomputer HPC6

L’infrastruttura fornita da HPE sarà installata nel Green Data Center del gruppo in provincia di Pavia

Pubblicato il 02 Feb 2024

La complicata partita della transizione energetica ha bisogno di essere alimentata da enormi quantità di dati, che consentano di individuare rapidamente le migliori soluzioni possibili per limitare il gravoso impatto del settore sull’ambiente. In questo senso va vista la partnership tra Hewlett Packard Enterprise (HPE) ed Eni: la multinazionale IT svilupperà per l’utility un supercomputer di prossima generazione chiamato HPC6.

Le caratteristiche tecniche di HPC6

Secondo HPE, una volta completato, HPC6 sarà uno dei supercomputer più potenti al mondo di proprietà di un’impresa, in grado supportare carichi di lavoro ad alta intensità di dati e immagini per l’intelligenza artificiale (AI), la modellazione e la simulazione.

HPC6 aumenterà la potenza di calcolo disponibile per Eni fino a raggiungere un picco di prestazioni teoriche di 600 milioni di miliardi (600 seguito da 15 zeri) di operazioni in virgola mobile al secondo, o 600 petaFLOP/s. La soluzione rafforzerà l’attuale ricerca Eni, per consentire lo studio e l’individuazione di nuove fonti energetiche, tra cui le rinnovabili. Attualmente Eni disponeva dei sistemi di supercalcolo HPC4 e HPC5 che raggiungono complessivamente una potenza di calcolo di 70 milioni di miliardi di operazioni matematiche complesse al secondo (70 PFlop/s).

L’HPC6 di Eni sarà installato nel suo Green Data Center di Ferrera Erbognone (Pavia) e impiegherà una tecnologia di raffreddamento a liquido diretto, che consentirà di smaltire il 96% del calore prodotto. Secondo ENI, si tratta di una soluzione che non solo mantiene le componenti a temperature ottimali per assicurare prestazioni costanti, ma che contribuisce anche a ridurre l’impatto ambientale attraverso un uso più efficiente dell’energia.

La sfida della sicurezza energetica

Soddisfazione per l’iniziativa è stata espressa dall’Amministratore Delegato di Eni, Claudio Descalzi: “Tramite questa iniziativa continuiamo a supportare in modo determinante la nostra leadership tecnologica, riaffermando il ruolo di Eni nel supercalcolo, e rilanciamo le nostre ambizioni nell’ambito delle infrastrutture a esso dedicate. Questo progetto riflette il nostro impegno costante verso l’innovazione e la digitalizzazione a servizio anche del nostro percorso di transizione energetica. Il nuovo sistema HPC potenzia significativamente le nostre capacità di calcolo e segna un nuovo punto di svolta nel modo in cui affrontiamo le sfide della sicurezza energetica, della competitività e della sostenibilità”.

“Le aziende sono impegnate a trovare il giusto equilibrio tra le enormi opportunità di business offerte dai loro investimenti nell’IA con la responsabilità di mitigare l’impatto ambientale di questi potenti sistemi – ha dichiarato Antonio Neri, presidente e CEO di HPE.-. “In qualità di leader nello sviluppo di soluzioni di IA e supercomputing efficienti dal punto di vista energetico, HPE è in una posizione unica per aiutare le organizzazioni a ridurre al minimo il consumo energetico massimizzando al contempo i risultati aziendali. Siamo entusiasti di svolgere un ruolo nell’impegno di Eni per la per la decarbonizzazione attraverso la digitalizzazione e l’innovazione “.

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