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Perdite idriche, come scoprirle grazie alla telelettura

Monitoraggio intelligente, contatori smart, tecnologie innovative e consapevolezza del consumo: A2A Smart City svela la vision che consente di gestire le perdite idriche con benefici per utenti, gestori e ambiente

Pubblicato il 29 Feb 2024

Immagine di Toa55 da Shutterstock

Nella cornice di una rete infrastrutturale obsoleta, le perdite idriche continuano a rappresentare in tutta Italia una problematica diffusa.

Questa situazione sembra però destinate a cambiare in futuro. La carta vincente fa parte di quel “magico mazzo” che raccoglie le soluzioni IT nate per conciliare trasformazione digitale e sostenibilità ambientale, un ambito nel quale – complice il cambiamento climatico in atto – il water management gioca un ruolo prioritario.

Parole come telelettura, telemetria o IoT applicato al water metering si distinguono ormai abitualmente nel lessico aziendale di A2A Smart City, al lavoro da tempo sulle perdite idriche e sulle possibilità di un loro rilevamento, con l’intento di dare all’innovazione tecnologica l’opportunità di dimostrarsi, ancora una volta, funzionale a rispondere alle nuove esigenze sociali e ambientali. Grazie al giusto supporto digitale, spiega la società del Gruppo A2A, diventa infatti possibile mettere in atto strategie di monitoraggio capaci di superare le criticità dovute a consumi non voluti. A beneficio di cittadini, gestori, amministratori e, non ultimo, dell’ambiente.

Dalla distrettualizzazione al contatore smart

Ma qual è la strategia della società nella lotta alle perdite idriche? Tutto si basa sul concetto di telelettura, che nasce per ottimizzare le infrastrutture idriche in termini di resilienza e di servizio al cliente. Il processo digitale si struttura in vari step, lungo un iter che va dalla cosiddetta distrettualizzazione, ovvero la suddivisione del territorio finalizzata alla produzione di dati aggregati, sino all’introduzione dei contatori digitali. Questo passaggio implementa, di fatto, quella capacità trasmissiva che è fondamentale per misurare puntualmente i metri cubi che ogni utenza genera in un dato tempo.

Il rapporto fra la somma delle utenze e il contatore del singolo distretto permette di ottenere un coefficiente di efficienza della specifica porzione di territorio. E qui entrano in gioco le perdite idriche che, proprio in virtù di questa attività di digitalizzazione, possono essere facilmente individuate, rivelando i settori che richiedono un intervento prioritario rispetto a quelli che invece sono più efficienti.

Lo stesso schema di gioco si snoda anche sul fronte dell’utenza, che può così contare su un sistema di monitoraggio in grado di trasmettere una o due letture al giorno con due ordini di vantaggio: una maggior consapevolezza dei consumi che si affianca alla conseguente maggior affidabilità dell’importo in bolletta e, parallelamente, la possibilità di conoscere eventuali perdite che non si verificano solo prima del contatore, ma anche sul suolo privato, all’interno di un contesto abitativo.

LoraWan: la tecnologia di frontiera

A livello digitale, tutto questo è reso possibile dai contatori smart, attrezzature elettroniche che contengono un trasmettitore radio fondato su tecnologia LoraWan, rispetto alla quale A2A Smart City detiene un’ampia copertura sul territorio. Questa struttura di trasmissione a bassa potenza, che può far durare le batterie anche oltre 10 anni, unendosi alla capacità di misurazione statica del contatore, è in grado di valutare in maniera puntuale l’elemento volumetrico passante all’interno della cameretta di misura stessa.

Reti, servizi e piattaforme di Metering

A2A Smart City si posiziona in questo contesto attraverso reti di telecomunicazioni e servizi applicativi bundle che permettono al gestore idrico di raccogliere l’informazione tramite “gateway”, dispositivi riceventi e trasmittenti situati all’interno del contesto cittadino, per poi convogliare i dati all’interno di piattaforme ad hoc.

La peculiarità di una simile soluzione sta non solo nelle potenzialità sul fronte metering, ma anche nella garanzia di investimento per il periodo metrologico, ovvero l’arco di tempo per il quale il contatore – dal punto di vista di certificazione internazionale – ha una misura che non si discosta dalla realtà.

Economia circolare: uno sguardo al futuro

A2A Smart City pensa già a modelli di conteggio dei consumi sul modello dell’energia elettrica. Una possibilità questa che può essere attuata solo se i sistemi di telelettura sono diffusi; quindi, dislocati su tutte le strutture distributive dell’acqua, e se esistono applicativi che, a fronte della raccolta dei dati, siano in grado di generare soluzioni più o meno automatiche capaci di dare un valore aggiunto sia all’utenza sia al gestore.

Ma non solo. L’applicazione di questa tecnologia supera le esigenze di misurazione proprie di gestori e amministratori, che ragionano a livello di acquedotto e contatore, e sconfina nel campo di una vera e propria “ripartizione elettronica” dei consumi. In questo modo, la catena dei dati risulta completa, permettendo anche a coloro che vivono in strutture abitative a sistema ripartitivo di beneficiare di servizi puntuali di consumo e perdita.

Non poco in un contesto globale che della risorsa idrica deve imparare a fare tesoro, affidandosi sempre più alle logiche dell’economia circolare e della consapevolezza del consumo.

@RIPRODUZIONE RISERVATA

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Veronica Balocco
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