Analisi

Rinnovabili, le incertezze di mercato mettono a rischio gli obiettivi della COP28

I mercati finanziari hanno penalizzato pesantemente i titoli legati all’energia pulita nell’ultimo anno, mentre le filiere di eolico e fotovoltaico hanno mostrato segnali di difficoltà

Pubblicato il 19 Gen 2024

Il settore delle energie rinnovabili rischia di trovare difficoltà nel raggiungimento degli ambiziosi obiettivi stabiliti durante la COP28 di Dubai, che prevedono un +300% di capacità installata a livello globale entro il 2030. Questa sfida è già di per sé complicata, considerando che l’Agenzia Internazionale per l’Energia (IEA) stima la necessità di 4.500 miliardi di dollari all’anno di investimenti in energia pulita entro i primi anni del 2030, rispetto agli attuali 1.800 miliardi. Inoltre, secondo l’analisi di Dario Mangilli, Head of Sustainability di IMPact SGR, nel 2022 e nel 2023, l’industria eolica e fotovoltaica ha subito impatti negativi a causa delle incertezze di mercato e finanziarie. In particolare i mercati finanziari hanno penalizzato pesantemente i titoli legati all’energia pulita nell’ultimo anno, influenzando i fondamentali finanziari dei progetti di sviluppo di energia rinnovabile. L’aumento dei costi di finanziamento e delle materie prime chiave, inclusi i minerali critici, hanno portato a richieste di revisioni al rialzo dei prezzi dell’elettricità da parte degli sviluppatori e a ritardi o cancellazioni di molti progetti, in particolare per quanto riguarda l’eolico.

Le difficoltà delle aste

Il settore del solare fotovoltaico ha affrontato pressioni sui costi e sui finanziamenti, con un grande eccesso di capacità produttiva che ha ridotto la redditività degli operatori lungo le catene di fornitura. Non a caso, nel bienni o 2022-2023 molte aste di assegnazione di capacità rinnovabile sono rimaste deserte, soprattutto in Europa. Ciò ha avuto conseguenze sulla catena di approvvigionamento, con impianti di produzione eolica operanti a livelli inferiori alla capacità storica.
Secondo l’esperto c’è dunque la necessità di correttivi per raggiungere gli obiettivi della COP28, proponendo il ripensamento del design delle aste per l’allocazione della capacità rinnovabile, considerando le fluttuazioni macroeconomiche, e la semplificazione e velocizzazione dei processi autorizzativi a livello nazionale e locale.

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